LA NUOVA SARDEGNA – 02/08/2017
Il grido di Medea chiude “La Notte dei Poeti”
A Nora la tragedia di Euripide portata in scena da Valentina Banci e il mito degli Shardana riproposto da Rossella Dassu
Nora
Il grido straziante di Medea, madre e assassina, davanti all’orrore compiuto nella sua follia d’amore tra il ritmo incalzante dei tamburi dell’originale “MedeAssolo” creato da Valentina Banci per BAM Teatro e l’itinerario alla ricerca delle origini degli Shardana, antichi abitanti dell’isola con “Tracce della città sommersa” con Rossella Dassu hanno chiuso il XXXV festival “La notte dei poeti”.
Un dramma crudele, “MedeAssolo”, in cui il fuoco della passione si tramuta in odio e la principessa della Colchide, tradita e abbandonata da Giasone (pronto a convolare a nuove nozze) si vendica facendo morire tra atroci tormenti la giovane sposa (e il di lei padre Creonte, che tenta invano di salvarla) e uccidendo i propri figli davanti agli occhi del marito: la tragedia diventa monologo sulfureo, inarrestabile, scandito dalle pulsazioni e dai graffi sulla pelle tesa degli strumenti. La ferocia del gesto insensato con cui la protagonista rinnega il passato, segnando una frattura nel suo core di donna, già moglie e amante, madre dolce e affettuosa, ora spietata Erinni, potenza distruttrice, assassina delle sue stesse creature si spiega con il vacillare della ragione, oltre i confini della pazzia che esige un prezzo di sangue, per ripagare il dolore che la strazia, nel delirio di una immensa solitudine, con un dolore più grande, e insanabile.
Valentina Banci riscrive su di sé le parole dell’autore, lasciando quasi intatto il testo – nella traduzione e nell’adattamento di Paolo Magelli, arricchito di suggestioni mitteleuropee – per mettere a nudo l’anima divisa, frantumata di Medea, oltre il delitto, quando riaffiorano i ricordi di una giornata d’incubo e la consapevolezza dell’azione irreparabile, come in un viaggio agli inferi senza ritorno e senza redenzione.
Finale tra archeologia e storia invece con “Tracce della città sommersa”, inedito percorso teatrale fra le rovine di Nora in cui Rossella Dassu, attrice pulese residente a Bologna, si interroga sul mistero degli Shardana (il cui nome – SRDN- è inciso su una stele ritrovata durante gli scavi nell’antica città fenicio-punica e poi romana) e sulla verità dei fatti attraverso le testimonianze, spesso contraddittorie, dei vincitori e dei vinti.
“La notte dei poeti” 2017, complice la magia di Nora, ha suscitato l’interesse e la partecipazione dei turisti, anche stranieri, che hanno affollato la platea, oltre ai residenti e ai molti cagliaritani amanti della prosa e della poesia che non rinunciano al teatro d’estate. Tutti hanno poi potuto sfogliare un ideale album fotografico dei 35 anni del festival percorrendo “The Walk of Stars”, la mostra “calpestabile” di Daniela Zedda”.
“Positivo riscontro anche al botteghino – dice la direttrice artistica Valeria Ciabattoni – tra serate sold out e serate che forse avrebbero meritato maggiore attenzione, ma che hanno comunque conquistato il pubblico, tra applausi, – perfino a scena aperta nei momenti di maggior pathos – e bis”.